Ep. 783 Amy Ezrin | #everybodyneedsabitofscienza
Episode 783

Ep. 783 Amy Ezrin | #everybodyneedsabitofscienza

February 10, 2022
830.6416

Transcript

Russia, New York e Verona. Think you make the cut, upline out a Vinitaly International punto com. Warning. Warning. Dis podcast contains information in Italian language. IDEPYAT, Dis podcast contains information in Italian. Cin cin. Welcome to the special everybody need a beat of scienza edition of the Italian wine podcast. His the premesse: in Italy International Academy Hello everybody. Ciao ragazzi, mi viene Sivie Kim e I'm here with professore. Il professore Attilio Scienza. That's right a nother series of. Hai capito la domanda? Benissimo. La ricerca sui genitori o comunque sui parenti del Sangiovese è stata la prima fatta in Italia circa una decina di anni fa per scoprire le origini delle varietà italiane. E naturalmente data l'importanza del Sangiovese ci siamo occupati di questo vitigno. È stata una collaborazione tra l'Istituto di San Michele all'Avise, l'Università di Milano e un ricercatore svizzero. Ecco, la prima ricerca dato le prime indicazioni sui genitori che dovevano essere allora il Ciliegiolo e questo vitigno che non aveva un nome preciso che veniva da una località della Campania portato da una famiglia di albanesi dall'Albania. Ebbene, questa prima interpretazione si è dimostrata non perfettamente corretta ce ne sono state altre due e attualmente abbiamo un quadro molto molto più completo. Naturalmente l'origine del Sandovese è un'origine molto interessante perché delle implicazioni su moltissime altre varietà italiane. Intanto in questi ultimi mesi una grande ricerca fatta da un gruppo di ricerca italiano di diverse università trovato, caratterizzato, possiamo dire, quelli che vengono chiamati I vitigni fondatori della viticoltura italiana. Noi abbiamo circa cinque vitigni fondatori che sono praticamente I responsabili, I genitori di gran parte delle varietà italiane. È interessante come questi vitigni fondatori si siano sviluppati lungo le due grandi direttrici dell'Italia, quella adriatica e quella tirrenica. Cioè alcuni vitigni fondatori hanno dato origine a delle varietà adriatiche e alcuni vitigni fondatori hanno dato origine a delle varietà tirreniche. Questo è molto importante da un punto di vista, diciamo così, anche storico, perché l'arrivo di questi migranti del passato, di questi navigatori del passato, è stato un arrivo ben differenziato. Quelli che hanno occupato lo spazio adriatico venivano da territori orientali molto diversi da quelli che hanno occupato spazio tirrenico. Quindi il mito e la storia hanno un ruolo fondamentale nel determinare le differenze fra questi gruppi di varietà. Si è scoperto, fra l'altro, che il genitore di riferimento del Sandrovese è un vitigno da un nome molto curioso che si chiama Strinto Porcino. Un vitigno pochissimo noto, presente praticamente solo in qualche collezione, non è certamente coltivato, ma è il punto di riferimento genetico del Sangiovese assieme ad altre varietà, come ad esempio la Visparola, la Grilla, insomma tutte varietà che non sono così importanti da un punto di vista della coltivazione, ma che sono importanti dell'allora apporto genetico. Forse però la cosa più importante non è tanto capire quali sono I genitori del Sangiovese. Anche quello, ma io penso che sia più importante capire quello che il Sangiovese dato alle altre varietà. E qui entra in gioco naturalmente il ruolo fondamentale del mantonico. Il mantonico bianco è un altro capostipite di tantissime varietà italiane però assieme al contributo del Santo Via. Mantonico è un nome molto importante perché in greco, mantonitos vuol dire colui che vede il futuro, il profeta. Quindi hanno dato anche nel passato un nome molto importante a questo vitigno per le sue possibilità che di dare, direi, origine a dei vini molto particolari. Dall'incrocio tra il mantonico bianco e il Sangiovese sono nate, in questo caso moltissimi vitigni importanti per l'Italia. Io ne cito solo qualcuno di questi qui: il Frappato, per esempio, siciliano, ad esempio il gaglioppo calabrese, il Navello Mascalese, poi un rapporto anche con altri vitigni forse di secondo o di terzo rapporto, non diretto, ecco. Un nipoti, il Nero d'Avola, il Pericone, la Lucignola, il Castiglione di Bova, l'Albanello. Io potrei citarne almeno una ventina di vitigni meridionali coltivati tutti nel sud, perché sia il Sangiovese che il Mantonico sono due vitigni dell'Italia meridionale. Poi naturalmente il Sangiovese è riuscito ad andare a nord, mentre il Mantonico si è fermato praticamente alla Calabria, è coltivato attualmente solo in Calabria e un po' in Sicilia. Il Sangiovese invece trovato la sua nuova patria in Toscana e qui possiamo anche ragionare sul significato della parola autoctono. Se noi risaliamo all'origine greca della parola, autoctono che vuol dire della terra, di quel luogo, dobbiamo però, in questo caso, dilatare questa immagine ad una espressione molto più ampia. Autoctono non è il vitigno che nasce solo in quel luogo, ma è il vitigno che in un luogo esprime al massimo le sue potenzialità. Quindi anche se il Sangiovese è un vitigno, diciamo così, meridionale, esprime le sue grandi qualità praticamente solo in Toscana, nel Brunello, nel Chianti, nel nobile, cioè è quello il luogo dove lui è veramente un vitigno di grande qualità. Ma però San Teovese per un italiano, diciamo, cosa suscita? Toscana ovviamente, no? Sì, il richiamo è solo sulla Toscana. Perché se tu gli dici che l'origine del sud Italia, non ci credono. No, però a noi serve avere una persona che studia I comportamenti dei consumatori, che studia anche così diciamo, I rapporti fra la storia e la contemporaneità dà questo significato importante della estraneità da un ambiente. Noi tutti siamo persone derivate da generazioni di persone che si sono spostate. Quando io dico: Io sono un italiano mi riferisco perché sono andato in Italia o perché la mia famiglia è arrivata chissà da dove. È il discorso del razzismo sempre che attraversa questo nostro falso concetto di identità. L'identità del Sangiovese cos'è? Che è un vitigno meridionale che poi è arrivato in Toscana ed è diventato un vitigno fondamentale? Come noi che siamo italiani, ma da dove siamo venuti? Siamo venuti da tutto il mondo. E allora è la nostra origine lontana che conta o è la nostra presenza contemporanea che conta? Qual è la risposta? La risposta è che secondo me tutti siamo figli del mondo, non siamo figli di una terra. Dove noi meritiamo la collocazione che siamo presenti, dove noi esprimiamo a noi stessi che noi diciamo appartenere a quel territorio. Solo quando noi diamo qualcosa a quel territorio apparteniamo a quel territorio, non quando noi prendiamo da quel territorio qualcosa. Sì, infatti stiamo elaborando un piccolo testo proprio su questo tema. Esattamente, è un tema cruciale perché questo è un modo per far capire alla gente che non c'è razzismo, non ci può essere differenza fra gli uomini, come non c'è fra I litigni, fra le specie, questo è. È un grande male il razzismo. Il razzismo fatto tantissimi danni, ma continua a farne perché tutti noi siamo dei razzisti, quando la persona è più grassa, più magra, è brutto, è bello, è corto, è lungo, è giallo, è verde, Tutti siamo disponibili a identificarci in un modello di perfezione e a scartare gli altri. E allora noi dobbiamo eliminare questo. E questo è un modo, quello dei vitigni. I vitigni sono un esempio straordinario di come sono nati in un luogo come si sono espressi in un altro. Mama Jhumbo Shremp. E sai perché si chiama Jhumbo Shremp? Sai cos'è Jhumbo Shremp? Jhumbo Shremp è un gamberetto? Sì, gamberone. Perché Jhumbo vuol dire piccola? Quindi un Oximoro, perché è un Oximoro, Ossimoro. Allora, come I piccoli libricini che abbiamo fatto, il concetto è questo: prendiamo concetti difficili, complicati a volte, a volte, tipo questa storia della genetica di Sangiovese e rendiamo in modo un pochino più masticabile e quindi abbiamo anche un canale YouTube che tu non lo guardi però esiste, te lo dico Ma I tuoi studenti non ti dicono mai che o ti ho visto sul Si